Martedì, 03 Giugno 2008

La Madonna consegna lo stendardo missionario a Sant’Ignazio e a San Francesco

Autore: Francesco Calamoneri
Collocazione: Palermo, Convitto Nazionale, ex Collegio Massimo dei Gesuiti - Epoca: sec. XVII
Sponsor: Giuseppe Scuderi e Convitto Nazionale
Curatori: Vincenzo Scuderi, Santina Grasso
Esecutore del Restauro: Serafina Melone
Restauro realizzato nel 2008

Riferimenti bibliografici:
Santina Grasso, Prime ipotesi per un profilo di Francesco Calamoneri, in «Per» n. 22, 2008, pp.42-44

Il dipinto celebra il mandato missionario conferito dalla Vergine alla Compagnia di Gesù; esso apparteneva al corpus decorativo della chiesa del Collegio dei gesuiti, intitolata a Santa Maria della Grotta, ove era collocato nella cappella dedicata ai quaranta martiri del Giappone. Nel 1916 l’arredo della chiesa fu smantellato per trasformarla in vestibolo della Biblioteca e i beni trasportati altrove o dispersi. L’opera fu attribuita prima a Rosalia Novelli, poi e a Geronimo Gerardi. Solo il recente restauro ha reso possibile accertare il vero nome del suo autore: la firma “FRAN(CIS)CO CALAMONERI PIN.(XIT)” emersa a seguito della pulitura in basso a sinistra ha chiarito infatti che la tela è stata eseguita dal pittore messinese Francesco Calamoneri, la cui attività a Palermo si colloca nel settimo decennio del ‘600, in un momento in cui la cultura pittorica palermitana, non ancora affrancatasi dalla radicata tradizione novellesca, sperimenta già le prime suggestioni barocche. Infatti pur essendo una replica dell’omonimo dipinto eseguito dal Novelli per la Cattedrale di Palermo, di cui ripropone lo schema in diagonale e le fisionomie dei santi, alcune notazioni, come il vessillo frusciante e la calda cromia delle vesti ecclesiastiche conferiscono al dipinto una modulazione chiaroscurale e cangiante che manca all’opera novellesca.
Santina Grasso (Per n. 22, 2008)

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