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PER n. 51

PER n. 51

maggio-agosto 2019

Nel corso del XVIII secolo, le residenze nobiliari palermitane assumono le fattezze di piccole regge dove, sotto l’abile guida di un architetto, si muove un’eterogenea equipe di pittori, scultori, stuccatori ed ebanisti. In tale temperie si colloca il salone da ballo di villa Resuttano, in cui «il misurato ed elegantissimo insieme decorativo […] appare uno degli esempi più emblematici della diffusione della moda internazionale del rococò»...

Palermo fu, per tutto il Quattrocento, almeno fino al 1492, annus horribilis della cacciata degli ebrei dalla Sicilia voluta da Ferdinando re di Spagna, un esempio riuscito di coabitazione tra gruppi differenti che, anche a dispetto delle normative che imponevano separazioni, interagivano quotidianamente, come dimostrato dalla cospicua documentazione notarile del tempo...

Edmondo De Amicis fa parte di quella letteratura di comune conoscenza, dalle cui opere è difficile che gli italiani (almeno quelli della generazione che ora volge al tramonto) non abbiano tratto nel corso della propria vita o dei propri studi qualche espressione, qualche nome, qualche metafora o frase idiomatica...

Il sito seriale “Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”, iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO il 5 luglio del 2015, è costituito, come è noto, dai seguenti monumenti: Palazzo Reale e Cappella Palatina, Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, Chiesa di San Cataldo, Cattedrale di Palermo, Palazzo della Zisa, Ponte dell’Ammiraglio, le Cattedrali di Cefalù e Monreale. A questi si sono aggiunte le candidature di altri monumenti...

La fine è nota. L’edificio è stato demolito nella seconda metà del luglio del 2017 dalla ditta LIDL. Ritornare sulla vicenda confronta le condivise sensibilità contemporanee, che amano sempre più definirsi orientate alla salvaguardia di sistemi patrimoniali, alla necessità di rinforzare le conoscenze delle opere del secondo Novecento. I valori architettonici e urbani che Palermo ha perduto con la demolizione di quest’edificio rinviano al destino della città costruita, sullo sfondo di contraddizioni normative e amministrative...

Il “Teschio” di Damien Hirst pagato 110 milioni e mezzo di dollari. Il palloncino a forma di cane in acciaio cromato di Jeff Koons, 52 milioni. Dieci scaffali con
bordo d’acciaio di Donald Judd, 9,8 milioni. Ancora lo stencil “Apocalipse Now” di Christopher Wool, 26,5 milioni!...

Palermo e la sua Vucciria: potrebbe essere questo il titolo di un romanzo che narra il complesso legame d’amore e odio tra il capoluogo siciliano e il suo quartiere nel cuore del centro storico...

Sono sedici gli artisti che, fino a oggi e a più riprese, hanno trovato casa nel cuore del centro storico di Palermo nelle vetrine di Bisso Bistrot a due passi, fuor di metafora, dal Teatro del Sole dei Quattro Canti, all’interno del settecentesco Palazzo Rudinì. Non un museo né un centro espositivo e neanche una mera operazione di marketing autocelebrativo ma la concretizzazione di una forte volontà, da parte di una nuova e illuminata gestione imprenditoriale, di restituire qualcosa a quelle persone il cui sguardo si posa ogni giorno sullo spettacolo dei quattro canti e sul nostro centro storico...

La donazione al museo di Palazzo Mirto di un raro orologio a lanterna palermitano...

Ecco in breve lo stato di avanzamento dei quattro interventi di restauro promossi dalla Fondazione Salvare Palermo, preannunciati nello scorso numero di Per...

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